L’estate che sciolse ogni cosa

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«Forse perché non sono perfetta come le sue rose. Tutto dev’essere perfetto per lei. L’avete vista, la mamma. C’è mai stato nulla di più impeccabile? Dev’essere un grande dolore per lei, avere tante cose squisite intorno, all’infuori di me. Alle volte guardo i miei lividi e vedo petali di fiori. Rose. E non sono più triste. Come potrei, quando mia madre non mi dona altro che fiori?». Dresden era innamorata di sua madre, le voleva troppo bene per vederne la mostruosità.

La scena di Sal che incolla con il nastro adesivo le rose sull’unica gamba di Dresden ha arricchito quella che pensavo sarebbe rimasta per sempre la mia definizione di bellezza.

Leggendo ‘La vegetariana’ di Han Kang ricordo di aver costruito mentalmente l’immagine dei fiori dipinti sul corpo della ragazza distesa nuda (la sorella della protagonista?). Fino a quel momento non sapevo cosa fosse una macchia mongolica.